Sulla lapide si legge: “Illuminato da un purissimo ideale di libertà di fratellanza e di giustizia Alfonso Quinto Cuffaro, medaglia d’argento, fulgida figura d’eroe, morì in questa casa nel martirio delle carni straziate dagli oppressori nazifascisti durante la guerra di Liberazione”.
Lapide via Soperga 47
Lapide via Soperga 47
Alfonso Quinto Cuffaro nasce a Catania il 10 giugno 1899 e lavora come ingegnere.
Sulla lapide, si legge come data di morte il 18 maggio 1949, ma non si tratta di un errore. Alfonso Cuffaro, infatti, morì a Milano ben 4 anni dopo la Liberazione a causa dei postumi delle torture subite da Theodor Emil Saevecke, il comandante del commissariato Gestapo di Milano, responsabile anche dell’eccidio di piazzale Loreto.
Non è possibile parlare di Alfonso Quinto Cuffaro senza raccontare anche della sua famiglia: al suo fianco, infatti, si batterono per la libertà anche la sorella Maria Cuffaro (arrestata insieme al fratello il 24 febbraio 1944), il cognato Alfonso Montuoro e la sorella di quest’ultimo, Maria Montuoro (detta Mara) deportata ad Auschwitz e sopravvissuta.
