Pietre d'inciampo

Viale Monza, 23
Dipendente del Corriere della Sera e probabilmente attivo in formazioni partigiane, Angelo Aglieri viene arrestato a Milano il 25 maggio 1944.
Dopo l'incarceramento a San Vittore, viene deportato a Fossoli, poi a Bolzano e infine a Flossenbürg. Muore nel campo il 24 dicembre 1944, un giorno prima del suo 30° compleanno.

Via Oxilia, 21
Di religione cattolica, Giuseppe Ceccatelli ottiene la dispensa papale per sposare Lidia Colombo, ebrea. Quando il cognato viene arrestato, si adopera per la sua liberazione, ma viene arrestato con l’accusa di aver tentato di proteggere un ebreo. Viene deportato a Mauthausen, poi trasferito a Gusen, dove muore all'età di 32 anni.

Via Battaglia, 41
Di origini ebraiche, Ugo Milla viene arrestato insieme al fratello Ferruccio il 13 ottobre 1943. Pochi giorni dopo, anche le sorelle seguono la stessa sorte.
Amelia, Ferruccio, Laura, Lina e Ugo vengono deportati con il trasporto del 6 dicembre 1943. Arrivati ad Auschwitz, vengono inviati immediatamente alle camere a gas.

Via Oxilia, 13
Nato in provincia di Ferrara, Romano Perelli si trasferisce a Milano probabilmente in cerca di lavoro. Viene assunto alla Breda come falegname. Nel marzo del 1944, prende parte agli scioperi e, per questo, viene arrestato 4 giorni dopo la fine delle proteste. Deportato a Gusen, muore l'8 dicembre del 1944 all'età di 44 anni.

Viale Monza, 90
Le sorelle Olga e Ines Revere nascono a Mantova nel 1897 e nel 1902. Sarta e modista, le due donne condividono anche l'attività lavorativa. Denunciate per le loro origini ebraiche, vengono arrestate e deportate ad Auschwitz il 30 gennaio del 1944. Da questo momento, si perde ogni loro traccia .

Via Padova, 100
Nato a Milano il 2 luglio 1944 , Dante Villa lavora come operaio alla Innocenti . Il 1° marzo del 1944 aderisce allo sciopero generale e, pochi giorni dopo, viene arrestato nello stabilimento di Lambrate insieme ad altri 14 operai. Condotto a San Vittore, viene poi deportato a Mauthausen dove muore il 22 aprile del 1945.

Via Marocco, 10
Nato a Milano il 29 agosto del 1910, Davide Carlini lavora come autista alla Breda Impianti. Per la partecipazione allo sciopero generale del marzo 1944, viene è arrestato, con molta probabilità a casa, pochi giorni dopo. Muore il 12 luglio 1944 a Fossoli, in quello che è ricordato come il massacro del Cibeno.
